Acido cloroplantinico CAS 16941-12-1
1. Catalisi: funge da catalizzatore in varie reazioni chimiche, in particolare nei processi di sintesi organica e idrogenazione.
2. Elettrochimica: acido cloroplantinico utilizzato per la preparazione degli elettrodi e le applicazioni elettrochimiche, comprese le celle a combustibile.
3. Precursore del platino: l'acido cloroplatinico è un precursore per la sintesi di altri composti e complessi di platino utilizzati in varie applicazioni industriali e di ricerca.
4. Chimica analitica: metodi analitici e preparazione di soluzioni standard per la determinazione di alcuni metalli.
5. Nanomateriali: l'acido cloroplantinico può essere usato per sintetizzare nanoparticelle di platino e altri nanomateriali per la catalisi e le applicazioni elettroniche.
6. Gioielli e rivestimento: a volte viene utilizzato nell'elettroplatura di gioielli e altri oggetti per dare una finitura in platino.
Imballato in 25 kg per tamburo o in base ai requisiti dei clienti.

L'acido cloroplatinico deve essere conservato con cura per mantenere la sua stabilità e prevenire il degrado. Ecco alcune linee guida per la conservazione dell'acido cloroplatinico:
1. Contenitore: conservare in un contenitore sigillato in vetro o plastica compatibile che resiste alla corrosione. Evitare l'uso di contenitori metallici come acido cloroplatinico reagisce con alcuni metalli.
2. Temperatura: conservalo in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce solare diretta e dalle fonti di calore. Idealmente, dovrebbe essere conservato a temperatura ambiente.
3. Ventilazione: assicurarsi che l'area di stoccaggio sia ben ventilata per impedire qualsiasi accumulo di vapore.
4. Separazione: conservalo lontano da sostanze incompatibili (come forti agenti e basi di riduzione) per evitare potenziali reazioni.
5. Etichetta: etichettare chiaramente i contenitori con nomi chimici e informazioni sui pericoli per garantire una corretta gestione.
6. Precauzioni di sicurezza: seguire sempre le linee guida per la sicurezza e utilizzare attrezzature per la protezione individuale (DPI) appropriate durante la gestione e la conservazione dell'acido cloroplatinico.
Sì, l'acido cloroplatinico è considerato pericoloso. Ecco alcuni punti chiave sui suoi pericoli:
1. Tossicità: l'acido cloroplatinico è tossico se ingerito o inalato. Può causare irritazione al tratto respiratorio, alla pelle e agli occhi.
2. Corrosivo: è corrosivo e può causare gravi ustioni a contatto con la pelle o le mucose.
3. Impatto ambientale: l'acido cloroplatinico è dannoso per la vita acquatica e l'ambiente, quindi lo smaltimento e il trattamento adeguati sono essenziali.
4. Precauzioni di gestione: quando si lavora con l'acido cloroplatinico, utilizzare sempre attrezzature per la protezione personale appropriate (DPI) come guanti, occhiali e un cappotto da laboratorio e lavorare in un'area ben ventilata o cappa fumi.
